Accademia SantaGiulia
29/10/17
Domenica 29 ottobre 2017, presso la casa circondariale di Verziano, celebrerà la Santa Messa il nuovo Vescovo di Brescia, S.E. Pierantonio Tremolada, incontrando i detenuti. È il primo passo verso la pastorale rigenerativa, come da Lui come annunciato nell’omelia del 10 ottobre.
Per l’occasione verranno donate e installate le opere Le Nozze di cana e il Cristo Risorto realizzate dagli studenti dall’Hdemia SantaGiulia per la cappella interna.
“Le Nozze di Cana”
La scena è eccezionalmente non ambientata a Cana ma è trasferita nella struttura dell'Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia.
I pannelli disegnati a contè sanguigna e bianco su carta da spolvero, ognuno di cm 100x200 per complessivi cm 500x200, rappresentano “Le nozze di Cana”, conosciuto anche come miracolo delle nozze di Cana, il primo miracolo di Gesù, compiuto durante un matrimonio a Cana di Galilea - episodio descritto nel Vangelo secondo Giovanni.
Autori del "tributo" sono gli studenti del I anno di Decorazione Artistica (biennio), che hanno avuto un ruolo prevalente, insieme con gli allievi del II anno di Pittura (triennio) e alcuni allievi del I anno di Scultura (biennio), durante l'Anno Accademico 2014/15 per il corso di Anatomia Artistica del Prof. Adriano Rossoni.
Le nozze di Cana rappresentano la celebrazione della bellezza, della gioia suprema, dell’amore che rendono “re e regina” ogni sposo e ogni sposa come insegna il Cantico dei Cantici ed anche il Carme nuziale del Salmo 45(44)…Quello che avvenne a Cana è l’inizio dei “segni” compiuti da Gesù. Ma che cosa significa chiamare “segno”. Significa che non debbo leggerlo in se stesso, ma cercare quella verità a cui il segno mi vuole condurre, tanto più che è “l’inizio dei segni”. Ce ne saranno altri e l’ultimo sarà la morte di Gesù: “Quando innalzerete il Figlio dell’uomo allora capirete che Io Sono”. (Gv 8,28)
“Cristo Risorto”
Il Cristo Risorto, opera scultorea in terracotta di cm 190x50, è stato eseguito dagli studenti dei corsi di Scultura, guidati dal maestro Prof. Agostino Ghilardi, durante l'A.A. 2016/17.
Si tratta di una scultura di elevati simbolismi racchiusi in una figura apparentemente semplice: il Cristo, raffigura il Maestro dei Maestri di una straordinaria bellezza e dolcezza, in tensione con le braccia rivolte verso l’alto e le palme della mani aperte ad indicare la salita al cielo.
Indica idealmente che l’Uomo-Dio, avendo compiuto la sua missione nel mondo, ritorna al suo principio.
"Io sono uscito dal Padre e venni nel mondo; ora lascio il mondo e vado al Padre". (Gv 18,28)