Messaggio del Direttore
Saluto in ingresso del nuovo Direttore di Hdemia SantaGiulia
Ogni inizio è sempre un momento importante e ancor di più lo è l’inizio di ogni anno accademico e, in particolare, il primo giorno d’ingresso in accademia.
Chi tra voi ha appena terminato le scuole superiori sa che quel percorso di studio aveva come perno la famiglia. Un genitore, o qualche altro adulto, firmava le giustificazioni e andava a parlare con i docenti; era, insomma, ancora in qualche modo chiamato ad essere “responsabile” di quel percorso scolastico. Qui ora vi trovate di fronte a un altro percorso di cui solo voi siete gli unici responsabili, salvo probabilmente per l’impegno economico. Qui ora farete in completa autonomia le vostre scelte: siete liberi di essere responsabili. Qui gettate le fondamenta del vostro futuro, della vostra professione.
Un amico mi ha detto che cerca sempre di portare il suo cavallo a bere dove l’acqua è più fresca e limpida, perché vuole bene al suo cavallo. Però bere è affar suo, del cavallo.
Noi faremo di tutto per creare in accademia un ambiente in cui sia possibile riconoscersi e orientarsi, un ambiente che possiate apprezzare, del quale possiate alla fine essere persino orgogliosi di averne fatto parte e al quale possiate restare in qualche modo legati anche dopo la laurea, come capita in tante istituzioni formative di un certo livello. Noi cercheremo di creare le condizioni migliori, ma imparare sarà affar vostro.
L’impegno, la passione, il desiderio di imparare e il senso di responsabilità nei confronti di tutto quel che si può fare qui in accademia dovrete trovarli voi, dentro di voi. Non sarà tutto facile. Ci saranno docenti simpatici e altri meno. Lezioni entusiasmanti e lezioni noiose. Ma tutti i docenti che incontrerete qui in accademia vi chiederanno, in forme diverse, soprattutto due cose: rigore e immaginazione.
Non so se queste due parole possano essere una specie di slogan per la nostra Accademia, però confesso che mi piacerebbe. Rigore, perché studio e applicazione dovrebbero essere la base per ogni percorso di formazione, soprattutto a livello universitario come qui in accademia.
Immaginazione, perché un’accademia di belle arti promuove e coltiva la creatività degli studenti che vi si iscrivono, e la creatività, per esprimersi e trovare concretezza, comporta immaginazione e invenzioni originali.
Il rigore nello studio e l’immaginazione, però, da soli non bastano: devono essere “integrati” da una visione del mondo, da una motivazione, da una finalità.
Qui imparerete, con rigore e immaginazione, a fare grafica, a usare le nuove tecnologie, a dipingere e scolpire, a predisporre laboratori per aiutare a comprendere le opere d’arte, a inventare scenografie, a immaginare ambienti virtuali, a progettare siti: dipende dal percorso che avete scelto. Ma tutto quello che farete, che imparerete, che inventerete, dovrà servire a qualcosa, che non è semplicemente il lavoro che vi auguro di trovare ed esercitare con soddisfazione una volta laureati.
Quello che imparerete mi auguro che possa servirvi soprattutto a scegliere di non rassegnarvi. Questo è il mio augurio e il mio invito:
Non rassegnatevi di fronte alle difficoltà.
Non rassegnatevi di fronte all’apparente irrevocabilità di certe situazioni.
Non rassegnatevi a un mondo guerrafondaio.
Non rassegnatevi a un mondo prevalentemente o solamente virtuale.
Non rassegnatevi a un mondo che divide e classifica le persone secondo criteri assurdi, irrispettosi e comunque sempre opinabili.
Non rassegnatevi a un ambiente destinato a impoverirsi sempre di più perché troppo sfruttato.
Non rassegnatevi: mettete il rigore e l’immaginazione, che qui vi invitiamo ad applicare, al servizio del vostro futuro, in un mondo per il quale valga la pena essere ancora felicemente creativi.
Buon anno accademico.
Angelo Vigo