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CAROLINA BROOK, VALTER CURZI: Il Museo universale - Dal sogno di Napoleone a Canova

Palazzo della Ragione, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Cortile Mercato Vecchio - Verona

GIOVEDÌ A PALAZZO
Preludio alla bellezza con i capolavori in GAM
Le voci dei curatori sulle principali mostre italiane

Giovedì 22 dicembre, ore 16.30 

CAROLINA BROOK, VALTER CURZI
"Il Museo universale. Dal sogno di Napoleone a Canova"

I curatori della mostra, Carolina Brook e Valter Curzi, presentano l'esposizione "Il Museo universale. Dal sogno di Napoleone a Canova" - alla quale la Galleria ha concesso in prestito il prestigioso dipinto di Francesco Hayez "Meditazione" del 1851. La mostra celebra - a distanza di 200 anni - l'anniversario di un evento di fondamentale importanza per la storia civile e culturale dell'Europa: il rientro a Roma, nel 1816, dei capolavori artistici e archeologici requisiti dalle truppe napoleoniche per il nascente Museo del Louvre. 

Contemporaneamente al rientro delle opere dalla Francia, l'Italia tutta si troverà a interrogarsi per la prima volta sul destino di migliaia di dipinti e sculture che avevano abbandonato chiese e conventi a seguito della soppressione degli ordini religiosi nei primi anni dell'Ottocento. La fortuna del Museo del Louvre come museo universale, le perdite di alcuni capolavori rimasti in Francia, ma soprattutto la demanializzazione di una vera e propria massa di opere d'arte accumulatesi in depositi improvvisati, alimentarono un dibattito vivace sul valore pubblico del patrimonio artistico, favorendo l'apertura di musei ancora oggi tra le realtà più significative del Paese: è il caso, ad esempio, della Pinacoteca di Brera, delle Gallerie dell'Accademia di Venezia o della Pinacoteca di Bologna.
È all'interno di questi come di altri musei, in Italia e all'estero, i quali osservarono con interesse l'esperienza del Louvre, che si procedette a una rivisitazione della storia dell'arte con avanzamenti significativi sia sul piano critico, sia nella valorizzazione del patrimonio culturale. Ripercorrendo le tappe salienti della vicenda storica, la mostra restituisce una lettura critica in grado di sensibilizzare oggi il pubblico sul valore che assunse allora il patrimonio culturale nazionale, visto per la prima volta come strumento principe di educazione del cittadino e, insieme, perno di una comune identità europea.

CAROLINA BROOK
Ha insegnato nelle Università della Calabria (Cosenza) e di Pisa. Le sue ricerche, partite da studi sul novecento sono poi risalite al settecento. Ha dedicato diversi studi alla storia delle istituzioni accademiche mettendo a fuoco, soprattutto per l'area ispanica e britannica, i rapporti privilegiati con la cultura romana del XVIII secolo e con la sua vocazione classicista e cosmopolita. In questo ambito ha curato le mostre Roma e l'Antico, Realtà e visione nel '700, (Milano, Skira 2010) e Hogarth, Reynolds, Turner, Pittura inglese verso la modernità (Milano, Skira 2014), presentate alla Fondazione Roma Museo.

VALTER CURZI
Professore Associato di Storia dell'Arte Moderna presso la Facoltà di Filosofia, Lettere, Scienze Umanistiche e Studi Orientali dell'Università di Roma "La Sapienza", studioso degli interscambi culturali e dei rapporti tra centro e periferia nell'ambito della storia dell'arte, ha approfondito in particolare la cultura artistica romana del settecento, analizzandola nei suoi aspetti interdisciplinari e nel suo carattere cosmopolita. Esperto nel settore della tutela e della conservazione del patrimonio culturale ha studiato, nel contesto pontificio, il tema della salvaguardia del patrimonio monumentale e artistico tra settecento e novecento (si veda Bene culturale e pubblica utilità. Politiche di tutela a Roma tra Ancien Régime e Restaurazione, Minerva Edizioni, 2004). Alla didattica universitaria alterna l'organizzazione di mostre con la finalità di divulgare la conoscenza della storia dell'arte e di farne apprezzare gli insostituibili valori culturali.

 

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Si consiglia la prenotazione anticipata a:
info@palazzodellaragioneverona.it
T. 045 8001903

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