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Pittura, vibrazione e segno. 60 anni di ordinata casualità

Mostra di Paolo Masi a cura di Matteo Galbiati

Fonte esterna - Stampa
dal 17/10/20 al 05/12/20
Pittura, vibrazione e segno. 60 anni di ordinata casualità

FerrarinArte presenta, nella sua sede di Legnago (VR), un approfondimento dedicato alla ricerca dell’artista fiorentino Paolo Masi, maestro indiscusso nel panorama italiano, capace di consegnare all’attualità del presente il senso di una liricità in cui il binomio segno-colore oltrepassa il limite confinato del quadro.

Curata da Matteo Galbiati (già docente dell'Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia), l’esposizione "Pittura, vibrazione e segno. 60 anni di ordinata casualità" si configura come una concisa antologica, che attraverso opere selezionate riassume l’intero percorso dell’artista, a partire dalla fine degli anni Cinquanta sino alle più recenti ricerche, documentate grazie alla presenza di alcuni lavori inediti.

Le opere esposte, individuate tra le maggiormente iconiche del pensiero di Paolo Masi, percorrono sessant’anni di ricerca e sperimentazione, portando all’attenzione del pubblico uno spaccato riassuntivo della sua lunga scrittura pittorica che, ininterrotta, arriva all’oggi ancora forte del suo originario accento emotivo. 

Paolo Masi nasce a Firenze nel 1933, dove vive e lavora. Dopo aver elaborato negli anni Cinquanta e Sessanta un’attività articolata, complessa e diversificata, si avvicina alle contestuali esperienze analitico-riduttive, scomponendo e riorganizzando sul pavimento e contro le pareti aste di alluminio, specchi, fili o piccole stecche di plexiglas colorato, che estendono anche alla terza dimensione la ritmicità dello "spazio-colore". La fase successiva coincide con il ritorno alla bidimensionalità attraverso il progetto "Rilevamenti esterni - conferme interne" (1974-76), elaborazione che egli sviluppa all'esterno e all’interno del suo studio con le "Tessiture" (tela grezza cucita) e i "Cartoni" da imballaggio, dove utilizza per la prima volta adesivi trasparenti e coprenti, facendo emergere la struttura interna del materiale. Partecipa alla Biennale di Venezia (1978); alla XI Quadriennale romana (1986); alle mostre "Kunstlerbücher" di Francoforte e "Erweiterte Fotographie Wiener Secession" di Vienna (1980); alla mostra parigina sul libro d’artista (Centre Georges Pompidou, 1985), ad "Arte in Toscana 1945-2000" (Palazzo Strozzi, Firenze, Palazzo Fabroni, Pistoia, 2002) e alla mostra "Pittura Analitica. I percorsi italiani 1970-1980" (Museo della Permanente, Milano, 2007). Le opere successive sono i "Contenitori di forma colore", le "Serialità" e nuovamente i "Cartoni" (superfici di vario tipo: legno, tela, carta), sulle quali l’artista interviene con una complessa operazione pittorica. La serie di plexiglas "Trasparenze", iniziata nel 2000, dipinta con la tecnica della vernice spray, permette all’artista di operare una nuova definizione dello spazio attraverso "sollecitazioni cinetico-cromatiche" di luci e ombre.

Inaugurazione: sabato 17 ottobre alle ore 18.00, alla presenza dell’artista;
Visitabile fino al 5 dicembre 2020, nei seguenti orari: lunedì ore 15.30-19.00, da martedì a sabato ore 9.00-12.30 e 15.19.30, oppure su appuntamento. L’accesso alla sala espositiva sarà contingentato nel rispetto della normativa vigente.

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