dal 22/11/23 al 03/12/23
In foto: il visual della quinta edizione di Fotogenia
L'installazione multimediale «Se77e», del prof. Vinz Beschi, verrà presentata FOTOGENIA, Festival internazionale di cinepoesia e narrazioni divergenti di Città del Messico, che si svolgerà dal 22 novembre al 3 dicembre 2023.
La quinta edizione del Festival promuove uno spazio con una concezione alternativa del cinema, una celebrazione della sperimentazione e dell'avanguardia, dell'amore per la curiosità e la ricerca della Settima Arte. FOTOGENIA si tiene nel cuore, e in diverse aree dedicate, di Città del Messico e celebra il cinema stesso, la sperimentazione con la sua natura, i formati, i generi, la narrativa, gli spazi di proiezione e tutta la libertà di esplorare l'immagine audiovisiva senza restrizioni.
Se77e
per 7 bocche 7 voci in 7 parti
seven for 7 mouths 7 voices in 7 parts
di Vinz Beschi
Italia 2022
Ogni giorno, immersi in un mare di parole che ci circondano, rischiamo di perderci in un vortice di informazioni, dove il rumore delle parole risuona come un frastuono assordante. È imperativo, dunque, prendersi il tempo per setacciare questo mare di significati, per discernere ciò che è veramente importante e autentico, per evitare di essere sommersi dal flusso inarrestabile delle parole.
Ecco dove il numero 7 entra in gioco, con il suo fascino innegabile. Oltre a essere un simbolo ricco di significato, con connessioni mistiche, cabalistiche e culturali, è il suo suono e il suo segno a rimanere impressi nella mia mente. Nel corso degli anni, ho raccolto le voci di più di 70 bocche che pronunciavano la parola "sette". Da questa raccolta, ho scelto con cura 7 voci, 7 interpreti, 7 bocche che sono diventati i protagonisti del mio video.
Sette bocche, ognuna con il proprio ritmo, ciascuna racchiusa nel tempo di un singolo secondo, per un totale di 7 secondi di girato originale. Questi 7 secondi, apparentemente fugaci, sono diventati il terreno fertile per la creazione di una piece video/teatrale originale. Ho giocato con forme musicali, più o meno codificate, per dar vita a 7 parti/atti che si intrecciano e si sovrappongono, in un balletto coreografico giocoso e divertito.
Ma perché il sette? Si dice che mente e corpo si rigenerino ogni sette anni, un ciclo di rinascita e trasformazione. Per me, il sette rappresenta molto di più che un semplice numero. È un invito a lasciarsi affascinare dalla magia dei momenti "s_pensierati", a immergersi in un'esperienza che va al di là delle parole.
All'interno di questa installazione multimediale, le 7 bocche che pronunciano la parola "sette" non sono solo elementi visivi, ma veri e propri archetipi, ciascuno rappresentante una diversa dimensione dell'esperienza umana. Ognuna di queste bocche incarna un aspetto unico e potente della nostra esistenza, creando una galassia di significati che si svela attraverso le loro performance.
E il tempo scorre portando lo spettatore fuori dal tempo, un non tempo che ti catapulta alla fine nella dimensione del silenzio assordante.
All'interno di una stanza vuota, le pareti bianche diventano tele per una narrazione visiva e sonora che nel succedersi delle 7 parti quasi stordisce lo spettatore che sentirà risuonare la parole sette anche alla fine dell’esperienza immersiva.
Esperienza che nello scorrere delle parole fa si che ci si senta fuori dal tempo, senza tempo.
La parola "sette" diventa un portale verso il mistero e una contemplazione che nasce dalla ripetizione ossessiva della parola 7 definita attraverso 7 voci diverse.
Alla fine è il silenzio che diventa momento di riflessione e digestione contrastando il “rumore “ delle parole.