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04/10/17
Riportiamo l'articolo pubblicato online da Bsnews mercoledì 4 ottobre 2017 rigurdante la mostra d'arte "Tra me e lei" in memoria di Elisa Dama, con protagonista l'artista Ilaria Dell'Aversana, in arte Ilaria Grin:
«Una mostra d’arte davvero singolare quella esposta nei salottini di Via Marconi a Cologne. La celebrazione di un incontro, contrapposizione, confronto fra due artiste speciali: Elisa Dama e Ilaria Dell’Aversana, in arte Ilaria Grin.
La prima, talentuosa e schiva, ora nel suo altrove infinito di una morte precoce, l’altra giovane e fresca creatura, che si affaccia alla vita con le mani piene di un acerbo, ma cosciente sapere artistico, presagio di una carriera che farà parlare.
Elisa Dama nasce a Cologne nel 1947, frequenta il liceo classico a Bergamo, incontra il docente Francesco Tabusso, uno degli esponenti, insieme a Felice Casorati, del Realismo Magico. Siamo negli anni Sessanta e la giovane assorbe tutto il fermento artistico dell’epoca, dalle Neoavanguardie al Surrealismo.
Elisa cresce artisticamente ed espone in diverse gallerie fino al 1982, quando decide di abbandonare l’attività espositiva, dipingendo solo per sé stessa o per amici. Scrive in uno dei suoi ultimi cataloghi del 1982: “È facile scalare una piccola montagna rossa, difficile è non ascoltare le strane voci; se riesci hai trovato le chiavi del tempio”.
Una riflessione sulla vita, quella di un’artista che decide di non cedere alle logiche di un mercato frenetico, capace di intrappolare temi e soggetti in forzature che impoveriscono il talento. Una vita per l’arte e la cultura, una ricerca preziosa e costante di nuovi mezzi espressivi e tecniche, emozionanti e stimolanti, che purtroppo si spegnerà, dopo lunga e tribolata malattia, nel 2011.
Il 23 febbraio 2017, all’Accademia di Belle Arti Santa Giulia, Ilaria Grin, seguita dalla prof.ssa e relatrice Milena Cordioli, discute la tesi “Tra me e lei”. Un dialogo tra le opere di Elisa e Ilaria volto a sperimentare un nuovo metodo didattico, nel confronto artistico.
Ilaria studia con passione il lavoro di Elisa, riuscendo con sensibilità e trasporto a comprenderne il significato, entrando nell’intimo dell’artista scomparsa, quasi a spalmarne l’anima per rivestirsi a sua volta e rielaborare il suo nuovo lavoro.
“Le idee non hanno nome, né volto e quando queste idee sono importanti, sanno attraversare le generazioni e rimanere intatte. Anch’io come Elisa preferisco lasciare libere le persone che guardano di interpretare le opere a modo loro, lasciandosi ispirare dalle proprie emozioni e dalle proprie conoscenze, per dare spazio a loro stessi e per trovare qualcosa che li riguardi all’interno dell’opera”.
Il pregevole lavoro di Ilaria diventa una mostra promossa da Anna Zini, in sinergia con gli amici del Gruppo “per Elisa” di Cologne, patrocinata dal Comune di Cologne e sostenuta dall’ Accademia di Belle Arti Santa Giulia.
Presenti alla vernice Carlo Chiari sindaco di Cologne, il direttore dell’Accademia di Belle Arti Santa Giulia prof. arch. Riccardo Romagnoli, la prof.ssa Milena Cordioli, Anna Zini e l’emozionatissima Ilaria Grin.
In questa mostra le opere dialogano fra loro, senza confronto, si arricchiscono vicendevolmente di significato, offrono al visitatore un occhio magico indagatore che permette una visione pluridimensionale, dove l’arte è universale perché abbraccia più forme espressive.
Così come Elisa ci parla di vita e dolore, di ansie e vicissitudini, di donne e di lei donna, del male e del bene, dell’amore, nel suo linguaggio artistico spesso geometrico, metafisico, angolare, Ilaria si esprime con tratti ellittici e nodosi, alti, magri, filiformi nelle sue donne verticali, a volte orientaleggianti, a volte nordiche.
Un approccio esistenziale che diventa poesia, ermetica e misteriosa contemporaneamente.
E se le scale e gli omini rossi di Elisa mi fanno riflettere sull’avvicendarsi della vita, le tre donne graziose in “Resto unita” di Ilaria mi invitano alle fasi cicliche della vita delle donne, consapevolezza di sé, impotenza, tema del non ritorno. La vita scorre, ci cambia e ci apre nuove porte, a noi tocca trovare la forza di accettare il cambiamento.
La mostra è aperta dal 30 settembre al 15 ottobre 2017 a Cologne (BS), nella sala espositiva di Via Marconi, 35, dal lunedì al venerdì mattina su appuntamento telefonando al 3387033879, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18,30».