26/02/22
In occasione della proiezione al Nuovo Eden dell'ultimo capolavoro del regista statunitense Steven Spielberg, West Side Story, in programma l'incontro di approfondimento cinematografico con il critico Simone Soranna (LongTake, Cineforum, SkyCinema).
West Side Story è un nuovo, fondamentale, capitolo nella sterminata filmografia di uno dei Maestri della cinematografia mondiale, un concentrato di intuizioni, rimandi, omaggi non tanto verso la tradizione (che chiaramente comunque sono presenti) ma rivolti a una carriera, quella di Spielberg stesso, che sembra sempre più prossima a una conclusione. Forse mai come in questo film, il regista di Cincinnati si identifica con la sua macchina da presa divenendo quindi il vero protagonista del racconto. Figlio dell’irripetibile stagione della New Hollywood, Spielberg ha contribuito a scolpire l’immaginario cinematografico degli ultimi cinquant’anni senza avere il timore di portare in scena i dubbi e le perplessità legate alla deriva che l’industria filmica sta assumendo da qualche tempo a questa parte.
West Side Story è il manifesto più esplicito dell’amore che Spielberg nutre nei confronti del cinema. La sua passione, la sua venerazione per la settima arte è paragonabile a un sacramento.
(S. Soranna)
L'incontro si terrà in presenza presso il Cinema Nuovo EDEN (via Nino Bixio 9, Brescia). L'iscrizione è GRATUITA ma obbligatoria. ISCRIVITI da questo link
Steven Spielberg.
Regista, sceneggiatore e produttore statunitense. Cineasta autodidatta e regista di maggior successo commerciale nella storia del cinema (è stato il primo a superare il traguardo dei 10 miliardi di dollari al botteghino), esordisce con Duel (1971), girato in soli tredici giorni. Nel 1975 esce con Lo squalo, un magistrale e incalzante film di tensione. Spielberg si dimostra capace per tutta la sua carriera successiva di indovinare formule di grande impatto sul pubblico e di costruire una propria personale, amatissima poetica, sempre in bilico tra fiabesco e umano, tra eroismo e stupore. Nel 1977 dirige Incontri ravvicinati del terzo tipo e nel 1981 firma I predatori dell’arca perduta, primo film della saga dell’archeologo Indiana Jones (tre i sequel), partorita da un’idea nata insieme a George Lucas, suo grande amico. Nel 1982, con E.T – L’extraterrestre polverizza i record d’incasso della storia del cinema. Torna in vetta agli incassi mondiali con Jurassic Park (1993), adattamento del romanzo di Crichton, e nello stesso anno Schindler’s List, film sull’Olocausto molto personale e sentito, gli regala finalmente il sospirato Oscar come miglior regista, laureandosi anche miglior film. Nel 1998 ottiene la seconda statuetta col dramma bellico sullo sbarco in Normandia, Salvate il soldato Ryan, con protagonista Tom Hanks, insieme al quale produce anche la serie sulla Seconda guerra mondiale Band of Brothers (2001). Tra i suoi film degli anni 2000 spiccano A.I. – Intelligenza artificiale (2001), ereditato da Stanley Kubrick, Prova a prendermi (2002), delizioso inseguimento tra Leonardo DiCaprio e Tom Hanks e Lincoln (2012), biopic col quale Daniel Day-Lewis vince il suo terzo Oscar come miglior attore protagonista. Per Il ponte delle spie (2016), ancora con Hanks, Mark Rylance ottiene la statuetta come miglior attore non protagonista. Nel 2017 e nel 2018, a distanza ravvicinata e a riprova di una creatività inesauribile, dirige The Post, con Tom Hanks e Meryl Streep, e Ready Player One.
Simone Soranna, classe 1991, laureato in Lettere moderne. È caporedattore del portale LongTake.it, scrive per la rivista Cineforum, lavora come corrispondente dai maggiori festival internazionali (Cannes, Venezia, Berlino) per Fred Film Radio e collabora con SkyCinema. Oggi gestisce la sala di prima visione della Cineteca di Milano.
WEST SIDE STORY di Steven Spielberg (Stati Uniti 2021, 156’)
7 nominations agli Oscar 2022
In programma al cinema Nuovo Eden