Studenti della SantaGiulia si aggiudicano il 1° e 2° posto del Contest Camera Museum

Si è tenuta sabato 23 ottobre 2021, presso l’Auditorium della Fondazione Paolo e Carolina Zani, la premiazione della prima edizione del contest fotografico Camera Museum, promosso dalla Fondazione e dall'Accademia SantaGiulia, finalizzato a valorizzare attraverso la fotografia il patrimonio storico-artistico della Casa Museo e del giardino della Fondazione Paolo e Carolina Zani per l’arte e la cultura, e aperto a tutti gli studenti delle Accademia di Belle Arti Italiane.

La giuria, composta dalla fotografa Mariagrazia Beruffi, dal Direttore della Casa Museo-Fondazione Paolo e Carolina Zani, Massimiliano Capella, dal Capo Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate dell'Accademia SantaGiulia, prof. Massimo Tantardini, ha premiato gli scatti realizzati da:

• Nicolò Botticini, studente dell'Accademia SantaGiulia - 1° classificato

"Immagine essenziale dove il soggetto esce da un nero profondo che ne esalta i canoni di bellezza classica. Minerva, con armonia, equilibrio e proporzioni perfette, domina la scena, ma lo statuario immobilismo riesce a prendere vita grazie al gioco delle gocce d’acqua. Infatti, pur cristallizzate dallo scatto, si vestono di luce, forme e movimento creando fascino in un’immagine che rende vibrante e più vicina al vero un’opera d’arte antica."

• Debora Giacomini, studentessa dell'Accademia SantaGiulia - 2° calassificata e vincitrice del Premio Social;

"L’autrice ha saputo cogliere l’aspetto più intimo dell’ambiente. Siamo sì in un museo ma soprattutto in una casa che ha vissuto vite, storie e sentimenti. L’immagine ci accoglie con i toni caldi, l’atmosfera soffusa, lo sfocato e la luce che ci avvolge magicamente. L’arte diventa casa, sicurezza e appartenenza ad un luogo che attraversa i tempi."

• Veronica Eleonora De Paolis, studentessa dell'Accademia di Belle Arti di Frosinone - 3° classificata.

"L’immagine è completa e potente. Riproduce un allineamento di sensi, cioè una connessione tra chi ha scattato la foto, chi la osserva e un tempo indeterminato. Oggi, ieri? Che importa? La scelta del bianco e nero e il busto del dio Silvano che esce dall’ombra in una scena quasi teatrale conferiscono importanza ma anche mistero. Quasi una presenza onirica che domina il nostro immaginario. Siamo nel luogo dell’arte dove la bellezza è misteriosa, a volte nebulosa, ma qui è l’arte che si fa luogo, cioè lo spazio dove noi riconosciamo noi stessi e la nostra memoria."