11/01/19
Noi studenti del I anno di Didattica dell’arte per i musei, per il corso di Pedagogia e didattica dell’Arte, nelle giornate di venerdì 11 gennaio e venerdì 18 gennaio 2019, abbiamo ideato e condotto un laboratorio didattico per la Scuola primaria Santa Maria degli Angeli di Brescia.
Non è la prima volta che si propone ai bambini questa attività, ma ogni volta il tema è nuovo e affascinante. Argomento di quest'anno, proposto dalla nostra professoressa Virtus Zallot, era l’iconografia degli angeli. Per le classi 2A e 2B abbiamo quindi organizzato due mattinate nelle quali i bambini si sono trasformati in veri e propri cacciatori di angeli, alla ricerca dei tantissimi esemplari raffigurati nella Chiesa del loro istituto.
Per non farci trovare impreparati, abbiamo svolto svariate ore di teoria, analizzando insieme alla nostra docente innumerevoli trucchi ed esempi del mestiere che, forse un giorno, diventerà il nostro. Grazie alla disponibilità della Scuola di Santa Maria degli Angeli abbiamo avuto la possibilità di sperimentarlo, scoprendo conoscenza e divertimento.
Stimolando la fantasia, la creatività e i linguaggi visivi, sonori e corporei abbiamo presentato ai bambini la figura degli angeli nell’arte.
Dopo esserci presentati, per rompere il ghiaccio, li abbiamo interrogati sul nome della loro scuola e della loro chiesa: tutti hanno risposto con grande sicurezza.
Abbiamo quindi fatto loro scegliere le ali giuste per gli angeli, indossandone alcuni modelli che avevamo preparato: da farfalla, da pipistrello, d’aereo e da uccello. Ciascun bambino ha poi costruito un suo piccolo angelo con ali colorate.
Quindi, in silenzio e camminando sulle punte dei piedi come veri cacciatori, ci siamo trasferiti in chiesa dove abbiamo cercato e osservato tutti gli angeli nascosti, cherubini compresi!
Tornati in classe, in fila indiana, abbiamo terminato costruendo un grande paio d’ali formato da bellissime penne di pavone, colorate da ciascun bambino in libertà.
La settimana successiva siamo stati accolti con grande felicità: ci siamo, per questo, sentiti utili e ben voluti non solo dai bambini ma anche dalle insegnanti, sempre disponibili e sorridenti.
Abbiamo così trascorso un’altra mattinata di giochi e divertimento, ma non senza impegno e serietà.
Abbiamo fatto compilare un semplice libricino che riassumesse gli aspetti più importanti degli affreschi presenti in chiesa; abbiamo inoltre allestito ‘dal vivo’ alcune delle scene affrescate e costruito una nostra Assunzione simile a quella di Carlo Innocenzo Carloni. Ciascun bambino l’ha firmata di sotto in su, come un vero pittore di soffitti.
I bambini sono stati molto attenti ed entusiasti, senza mai rinunciare a una risata.
Ci hanno chiesto di tornare.
Noi li abbiamo salutati non solo arricchiti nella formazione universitaria, ma con il cuore colmo di gioia.
Contributo degli studenti del Corso di Pedagogia e Didattica I