Scenografia
Set designer, aiuto costumista, light designer, sound designer, videomaker, responsabile di produzione, live performance designer
Caratteristiche del corso
Ideare, creare e allestire lo spazio scenico. Il Corso triennale in Scenografia offre una formazione completa che abbraccia i diversi linguaggi dello spazio: dal teatro al cinema e alla televisione, fino alla progettazione di allestimenti per musei, mostre, vetrine, concerti ed eventi. Attraverso lo studio della luce, del suono e del video, la scenografia viene affrontata come un campo dinamico e interdisciplinare, capace di integrare dimensioni estetiche, tecniche e concettuali.
Lo studente acquisisce competenze che spaziano dalla storia dello spettacolo, del teatro e della musica, alla scenotecnica, alla modellistica, al costume, al progettazione di spazi sonori e all’ideazione di interventi performativi urbani, fino alla scrittura e realizzazione video, sviluppando la capacità di concepire lo spazio come dispositivo narrativo, critico e immersivo.
In tutti i diplomi accademici rilasciati dall’Accademia di Belle Arti SantaGiulia sono riportate le diciture utilizzate ufficialmente nei riconoscimenti ministeriali dei rispettivi corsi. Ulteriori specifiche, quali – a puro titolo di esempio – l’eventuale curriculum o l’intero elenco degli esami sostenuti, saranno riportate nel diploma supplement, ovvero il documento integrativo del titolo di studio ufficiale sviluppato in modello standard per iniziativa della Commissione Europea, del Consiglio d’Europa e dell’UNESCO.
Nel piano di studi sono indicate con * le attività formative a scelta, consigliate dalla direzione, sostituibili ai sensi del D. M. 30 settembre 2009 n. 123 con altri insegnamenti attivi presso l’Accademia SantaGiulia del valore complessivo o di numero maggiore di CFA.
I Anno
II Anno
- Fondamenti di disegno informatico (Autocad) (4 - TP)
- Fotografia (6 - TP)
- Illuminotecnica - Corso base (6 - TP)
- Laboratorio di espressione corporea (2 - L) *
- Linguaggi dell'arte contemporanea (4 - TP)
- Scenografia II (12 - TP)
- Storia del costume II (6 - T)
- Storia dell'arte contemporanea (6 - T)
- Storia della musica e del teatro musicale (8 - T)
- Storia dello spettacolo II (6 - T)
- Tecniche della modellazione digitale (Computer 3D) (2 - L)
III Anno
- Allestimento degli spazi espositivi (2 - L) *
- Costume per lo spettacolo (2 - L)
- Digital Video (4 - TP)
- Progettazione Spazi Sonori (6 - TP) *
- Regia (6 - TP)
- Scenografia III (12 - TP)
- Scenografia per la televisione - Cultura dell'audiovisivo (5 - TP)
- Storia del cinema e del video (6 - T)
- Storia dello spettacolo III (6 - T)
- Tecniche performative per le arti visive (3 - L)
- Prova finale (6 )
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Coordinamento
Coordinatore di Scuola: Fabrizio Saiu
Tutor: Alice Benazzi
Docenti
- Alessandro Polo
- Alessia Sarain
- Alice Benazzi
- Andrea Colombo
- Beatrice Marchio
- Beatrice Zanotti
- Carlo Susa
- Daniela Zangrando
- Emanuele Massari
- Enzo Mologni
- Fabrizio Saiu
- Giada Masi
- Giovanni Barboglio
- Jonathan Nix
- Livia Cavazza
- Luisa Costi
- Marisa Paderni
- Matteo Asti
- Michele Venturini
- Nicoletta Rossini
- Paolo Sacchini
- Roberto Bonisoli
- Sandro Torriani
- Stefano Abastanotti
- Stefano Mazzanti
- Tiziana Arici
Obiettivi del corso
Il corso triennale in Scenografia si propone di sviluppare competenze e conoscenze trasversali, formando professioniste e professionisti in grado di progettare spazi scenici complessi e versatili, capaci di rispondere alle molteplici esigenze del teatro lirico e di prosa, della danza, delle performance site-specific, degli allestimenti nello spazio pubblico e in ambienti naturali, e di contesti espositivi o festival con installazioni audio-luminose. Il percorso mette al centro la capacità di integrare creatività, metodo progettuale e sensibilità spaziale, preparando figure in grado di leggere e trasformare il mondo attraverso lo spazio, il tempo e l’organizzazione dell’azione performativa.
Il percorso mira a consolidare un metodo di progettazione rigoroso ed efficace, fornendo gli strumenti tecnici e concettuali necessari per ideare spazi performativi, costumi, oggetti di scena ed elementi audiovisivi, sempre con piena consapevolezza del proprio ruolo e delle specificità delle proprie competenze in relazione alle altre figure artistiche e tecniche coinvolte nella realizzazione dell’opera.
Al contempo, il corso sviluppa la capacità di analisi critica, fondamentale per instaurare una dialettica costruttiva con registe, drammaturghe, coreografe o curatrici, sostenendo la progettazione scenografica non solo come supporto alla rappresentazione, ma come pratica creativa in grado di organizzare lo spazio e il tempo dell’azione scenica e performativa.
Prospettive occupazionali
set designer, aiuto costumista, light designer, sound designer, videomaker, responsabile di produzione, live performance designer
Il diplomato in Scenografia è una figura capace di muoversi con curiosità e versatilità tra linguaggi e contesti diversi, pronta ad avviare la propria carriera nel mondo dello spettacolo e delle arti visive. Può collaborare come assistente o progettista con professionisti affermati nei settori del teatro di prosa, del teatro musicale, della danza, della televisione, del cinema e delle arti performative, oppure entrare in scena attraverso ruoli tecnici all’interno di teatri, set o festival — come macchinista, attrezzista, segretario di produzione, aiuto costumista, fotografo o videomaker — ambiti per i quali il corso fornisce solide basi teoriche e pratiche. Allo stesso tempo, il corso incoraggia la costruzione di percorsi indipendenti e collettivi, invitando le giovani scenografe e i giovani scenografi a dar vita a gruppi di lavoro capaci di produrre e realizzare progetti artistici autonomi. L’Accademia diventa così un laboratorio di incontri e sperimentazioni, dove discipline diverse dialogano per generare nuove forme di espressione e di racconto. Spesso, le prime esperienze professionali prendono forma già durante il triennio, attraverso collaborazioni, progetti esterni o la ricerca legata alla prova finale.
Guardando oltre i confini tradizionali dello spettacolo, la scenografia apre oggi orizzonti inattesi: dalle gallerie d’arte ai musei, dagli allestimenti commerciali agli interventi nello spazio urbano, fino ai festival di arti performative. In questi luoghi, l’intraprendenza e la creatività del giovane artista possono trasformarsi in occasione concreta, trovando un pubblico attento e curioso. Perché la scenografia è, più che mai, una disciplina di confine: capace di unire tecnica e poesia, realtà e immaginazione, e di reinventare ogni volta il modo in cui viviamo e percepiamo lo spazio.